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Tra server e sogni: diario di un sistemista curioso

Val di Fiemme: il cuore nordico delle Olimpiadi Milano Cortina 2026

La Val di Fiemme si prepara a vivere un momento storico: sarà sede delle competizioni nordiche durante le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano Cortina 2026. Con i suoi stadi già celebri – Lago di Tesero per lo sci di fondo e Predazzo per il salto – la valle trentina ospiterà le gare di sci di fondo, salto speciale e combinata nordica, oltre a eventi paralimpici come fondo e biathlon.

I Giochi olimpici invernali si terranno dal 6 al 22 febbraio 2026, mentre le Paralimpiadi si svolgeranno dal 6 al 15 marzo 2026.

Cooperazione e visione locale

Nel 2023 è stato siglato un accordo strategico fra la Fondazione Milano Cortina 2026 e il Comitato Nordic Ski Val di Fiemme, sancendo il ruolo fondamentale che il territorio giocherà nell’organizzazione. Questo accordo testimonia la fiducia verso competenze locali, valorizzando strutture e know-how già consolidati in eventi mondiali.

Il presidente del Comitato, Pietro De Godenz, ha dichiarato che “ospitare l’Olimpiade è un sogno che si realizza per la valle e per il Trentino”. Con l’appoggio di oltre 1.500 volontari, l’obiettivo è non solo un’edizione di successo, ma anche un’eredità solida per il futuro.

Perché la Val di Fiemme è unica

  • Grande rilevanza sportiva: nella Val di Fiemme verrà assegnato circa il 30% delle medaglie delle Olimpiadi e Paralimpiadi 2026, distribuite su 59 gare (21 olimpiche, 38 paralimpiche).
  • Primato territoriale: è l’unica località dello sci nordico ad aver ospitato tutte le manifestazioni di punta: Olimpiadi, Paralimpiadi, Mondiali, Coppa del Mondo e Universiadi.
  • Rinnovo delle strutture: gli stadi di Predazzo e Lago di Tesero verranno ammodernati per diventare, dopo i Giochi, Centri Federali FISI per lo sci nordico.
  • Eredità storica: nei giochi di Grenoble 1968, Franco Nones – originario della Val di Fiemme – vinse la prima medaglia d’oro italiana nello sci di fondo. Inoltre, Giorgio Vanzetta e Cristian Zorzi sono due campioni che hanno scritto pagine indelebili del fondo italiano, e le loro radici affondano proprio qui.

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